ANALISI TECNICA DELLA PISTA: Phil Marron sulle complessità di Phillip Island
I fattori che di solito risultano essere rilevanti in Australia questo weekend potrebbero non esserlo, come spiega Phil Marron al telecronista del WorldSBK Steve English
L’ultimo Round della stagione 2022 del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike vede il ritorno del paddock al Phillip Island Grand Prix Circuit per il Round Grand Ridge Brewery d’Australia. Quello australiano è uno degli appuntamenti preferiti da tanti che fanno parte del paddock. Un contesto eccezionale per chiudere quella che è stata una stagione davvero bellissima: in questo weekend potrebbero esserci altri fattori con cui fare i conti, come le temperature più basse e la minaccia di pioggia. A Phillip Island possiamo avere quattro stagioni diverse nel corso della stessa giornata. Cosa ci attende nell’ultimo Round del WorldSBK?
LA GUIDA È LA CHIAVE: curvare in modo naturale e diversi dischi freno per l’Australia
L’ultima volta che si è fatto tappa in Australia è stata in occasione del Round che ha aperto la stagione 2020, quando ancora il COVID-19 era una variabile ignota. Nessuno nel paddock sapeva cosa sarebbe accaduto nei tre anni successivi. In quel Round abbiamo visto Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) all’esordio con Yamaha vincendo Gara 1. Tante cose sono cambiate da quel weekend con Toprak che lo scorso fine settimana ha fatto tripletta in Indonesia a Mandalika: il turco da allora è cresciuto davvero tanto.
Phil Marron, capotecnico del pilota Pata Yamaha, ci ha detto la sua sul circuito australiano di quattro chilometri e 400 metri e sulle sfide che attendono i team in questo weekend: “Per quanto riguarda Phillip Island, con Yamaha ci siamo stati solo una volta, nel 2020” ha detto l’irlandese. “Quello è stato il primo Round di Toprak nel WorldSBK ma per noi è andato bene. Su questa pista serve una moto che abbia un po’ di curvatura naturale e che riesca a curvare quando dai gas. È una pista davvero scorrevole e veloce, ecco perché devi cambiare la moto per questo circuito. Proveremo a tenere l’anteriore un po’ più basso e a rendere il posteriore un po’ più alto”.
“È necessaria anche una moto che possa fermarsi nelle curve più lente. Non sono aggressive, ci sono delle zone in cui si frena forte ma alla Miller Corner e in curva 10 devi riuscire a fermarti bene. Qui proveremo a utilizzare il disco freno più piccolo, quello da 336mm rispetto a quello da 338.5mm dato che vogliamo ridurre l’effetto giroscopico legato all’utilizzo del disco freno più alto che renderà la moto più facile da far girare nelle curve ad alta velocità”.
LE GOMME: come gestirle e la possibilità di una gara bagnata
Tradizionalmente la sfida principale a Phillip Island consiste nel saper gestire le elevate temperature. Non sarà così in questo weekend ma Marron ritiene che anche in questo weekend sarà cruciale in vista delle gare l’aspetto legato alla gestione delle gomme.
“La temperatura della pista sarà un po’ più bassa rispetto a quelle che siamo soliti trovare qui! Ciò potrebbe voler dire che il posteriore potrebbe rendere meglio in questo weekend con la SC1. Potrebbe voler dire che il posteriore sarà meno stressato rispetto all’anno scorso, specialmente sulla spalla sinistra. Le curve più impegnative in questo senso sono la Stoner Corner, la Siberia e l’ultimo settore. La gomma è molto stressata dato che quelle sono delle curve lunghe, curve che su quel lato fanno salire di molto la temperatura. Probabilmente in questo weekend avremo delle sessioni sul bagnato e quindi sarà interessante vedere come reagiranno le gomme sul bagnato dato che non abbiamo esperienza in tal senso”.
NUMERO 1 DA CEDERE: obiettivo riscatto per il 2023…
Nel 2022 Yamaha ha dovuto cedere l’onore delle armi ad Alvaro Bautista e Ducati. Ora l’obiettivo della Casa giapponese è quello di chiudere la stagione vincendo delle gare. In inverno si lavorerà per tornare ancora più forti l’anno prossimo; nel 2023 Marron e Razgatlioglu vogliono tornare al vertice.
“Congratulazioni ad Alvaro e Ducati dato che quest’anno sono stati davvero forti e consistenti. In questa stagione abbiamo collezionato troppi zeri e ci abbiamo messo troppo tempo per metterci in moto. È dura non essere contenti di come sta guidando Toprak e di come sta rendendo il team. L’anno prossimo gli daremo un’altra opportunità!”.
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